Dipartimento PAU - Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria
Elvira Castiglione
04/11/2013 | Le mosche scorpione appartengono all'ordine Mecoptera ("ali lunghe") e sono alcuni tra i più antichi insetti esistenti con metamorfosi completa. Una delle loro caratteristiche è il cranio, di solito allungato, anche notevolmente, a formare un "rostro", principalmente a spese delle regioni clipeali e subgenali (una sorta di becco all'apice del quale sono situate le appendici boccali masticatorie). Ma non solo, questi insetti, in particolare quelli del genere Panorpa, sono incredibili anche per il loro comportamento riproduttivo. Infatti, i maschi, oltre a mostrare degli organi sessuali vistosamente sviluppati (le caratteristiche code che ricordano quelle degli scorpioni, da cui deriva il nome comune, non sono altro che i genitali esterni del maschio), hanno anche particolari modi di comportarsi nei confronti delle femmine. Uno abbastanza comune è quello di presentarsi alla femmina con un regalo nuziale, spesso nella forma di una preda (es. insetti morti). Il maschio, inoltre, riesce a rendersi desiderabile alle femmine offrendo loro anche un agglomerato a forma di "palla" della propria saliva. Per questo motivo nei maschi si sono evolute ghiandole salivari eccezionalmente grandi, molto più grandi di quelle delle femmine. Il consumo delle secrezioni salivari maschili da parte della femmina aumenta la produzione di uova, per cui questo dono nuziale ha lo scopo di funzionare come un investimento paterno nella prole. Il favore delle femmine s’indirizza verso quei maschi capaci di fornire loro come offerta di nozze un insetto morto; è stato osservato che nella più alta percentuale dei casi tali maschi riescono ad ottenere l’accoppiamento e che la stessa durata della copula è proporzionale alla grandezza della preda. I maschi incapaci di procurarsi un bottino di caccia, producono secreti salivari nutritivi come doni nuziali e sono accettati dalle femmine. Al livello più basso di successo riproduttivo, si collocano quei maschi che, risultando inadeguati sia a procurarsi delle prede sia a produrre masse salivari, a quel punto tentano di accoppiarsi con la forza. I favori sessuali vengono dunque elargiti in funzione del dono ricevuto. Quando la disponibilità di nutrienti è bassa, i maschi sono di solito meno in grado di usare la tattica di accoppiamento basato sull'offerta di secrezioni salivari, che richiedono il più alto investimento di accoppiamento (Bockwinkel & Sauer 1994; Sauer et al. 1998; Gerhards 1999; Aumann 2000). Pertanto, in base alla limitazione delle risorse, le tattica di accoppiamento a basso costo che comportano l'offerta di una carogna di artropode (preda), o addirittura nessun regalo, sono più frequenti (Bockwinkel & Sauer 1994; Aumann 2000).
Quello di offrire doni nuziali ai partners (nuptial gifts) è un fenomeno molto comune nel regno animale e anche tra gli Artropodi, in particolare tra gli insetti. La foto dell’esemplare che si può qui ammirare è stata scattata nel Parco Nazionale Aspromonte.
Fonte: “Influence of Nutrition on Courtship and Mating in the Scorpionfly Panorpa cognata (Mecoptera, Insecta)” di Leif Engqvist & Klaus Peter Sauer- Institut fur Evolutionsbiologie und Okologie, Rheinische Friedrich-Wilhelms-Universitat Bonn, Bonn, Germany Ethology 109, 911—928 (2003)_ 2003 Blackwell Verlag, Berlin ISSN 0179–1613
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