Laboratorio di Entomologia ed Ecologia Applicata (LEEA)

Dipartimento PAU - Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria

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Attenzione alla processionaria

Elvira Castiglione, Francesco Manti, Antonino Siclari e Carmelo Peter Bonsignore

18/03/2014 | I primi tepori primaverili, verificatisi quest'anno con molto anticipo, ripropongono puntualmente l’annoso problema della “processionaria del pino”, singolare specie di insetto infeudata alla pineta e divenuta, nostro malgrado, un triste elemento d’arredo del paesaggio forestale dell'Aspromonte. La Traumatocampa pityocampa, lepidottero defogliatore, svolge una generazione all’anno, ha una distribuzione mediterranea e si rinviene sia in alta montagna sia a livello del mare. Nel Parco Nazionale dell’Aspromonte le sue pullulazioni costituiscono un costante problema fitosanitario sia per gli ecosistemi forestali sia per le zone di ricreazione e per i giardini sia pubblici sia privati. Le larve si nutrono degli aghi delle conifere, infestando comunemente i pini. Le larve di III-V età rilasciano nell’aria numerosi peli urticanti contenenti sostanze allergeniche responsabili di gravi infiammazioni cutanee e respiratorie. La processionaria del pino può causare prurito per il contatto con le larve e, in particolare, con le loro setole urticanti. Durante i tragitti sul terreno, che compiono in fila indiana andando da un albero all’altro o spostandosi per l’interramento, disperdono le setole urticanti: il loro contatto con la pelle può sviluppare dermatiti anche gravi, danni agli occhi e se inalate, ai polmoni. I cani che entrano in contatto con la processionaria possono subire danni, a volte anche molto gravi, alla lingua e al naso. Il Lepidottero è, quindi, temuto sia per i danni che arreca all’economia forestale sia perché nocivo alla salute umana e a quella di animali domestici (cane, ecc.). Quest’ultimo aspetto può negativamente influenzare l’economia turistica di vasti comprensori. La notevole diffusione della specie nel Parco e i risvolti fitopatologici e igienico-sanitari connessi con le sue pullulazioni allarmano sia fruitori occasionali della pineta sia le popolazioni umane a vario titolo coinvolte in un più stretto e duraturo rapporto con l’ambiente forestale. Per quanto attiene le implicazioni di natura allergenica, risultando fino ad oggi non realizzato un programma di prevenzione, non resta che suggerire di stare accorti, evitando gli ambienti seriamente infestati e di ricorrere prontamente, se necessario, alle cure del medico. E' possibile scaricare il manifesto predisposto dagli Entomologi del LEEA con la collaborazione del funzionario del Servizio Conservazione Natura e Ricerca del Parco Nazionale d'Aspromonte al seguente link: Attenzione!!! processionaria . La mappa in basso riporta quelle che sono le aree del Parco con copertura vegetale a Pinus sp.
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